Con la terza età purtroppo appaiono alcune patologie che si possono definire addirittura comuni per gli anziani. Capire quali sono queste patologie è fondamentale per prendersi correttamente cura di una persona in là con l’età.

1.     Le cardiopatie

Tanto per iniziare, le persone anziane spesso sono affette da patologie che colpiscono l’apparato cardiocircolatorio. Bisogna infatti ricordare che l’età risulta essere uno dei principali fattori di rischio dell’infarto cardiaco. In altre parole, quando l’età aumenta cresce anche il rischio di avere un infarto. Purtroppo, le patologie cardiache non finiscono qui poiché possono presentarsi altre problematiche come, ad esempio, l’ipertensione arteriosa, la tachicardia, la trombosi venosa profonda, la vasculite. Si tratta sempre di paleontologia legate da tenere sotto osservazione, anche grazie all’intervento di un valido infermiere a domicilio. Se desideri avere ulteriori approfondimenti, vai su www.infermiereadomicilioroma.it

2.     La demenza senile

Purtroppo, il processo di invecchiamento cellulare colpisce anche le cellule del cervello poiché nessuna è esclusa. Compaiono, infatti, le cosiddette patologie neurodegenerative, di carattere cronico e progressivo, ovvero che peggiorano sempre di più con l’avanzare del tempo. Spesso nelle persone anziane si inizia a notare qualche piccola dimenticanza e un po’ di confusione che con il passare del tempo si tramutano in qualcosa di più serio. Spesso infatti viene quindi diagnosticata la demenza senile o il morbo di Alzheimer.

Prima di passare oltre, occorre ricordare che si tratta di patologie neurodegenerative anche quando si parla morbo di Parkinson, altro comune denominatore della terza età che, seppure si manifesti con un tremore, ha origine neurologica.

3.     L’osteoporosi

Naturalmente, durante la terza età compaiono anche delle crescenti difficoltà motorie e deambulatorie. Oltre a una minore capacità generale, spesso si mette di traverso anche la cosiddetta osteoporosi, una patologia che comporta un progressivo indebolimento delle ossa le quali diventano incapaci di legare che un elemento fondamentale come il calcio.

La superfice ossea diventa quindi porosa e fragile: lo scheletro è maggiormente soggetto a fratture importanti dopo le quali una persona anziana difficilmente torna a camminare come prima, perdendo un altro tassello della sua autonomia e indipendenza.

 

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