Noia e tanto tempo libero senza nulla da fare
Un problema che le case di riposo hanno è la noia. Avendo tolto ogni attività quotidiani da una persona nella terza età, non resta poi molto da fare. Gli ospiti non devono più svolgere le normali azioni che prima occupavano il loro tempo a casa. La giornata è praticamente tutta vuota e non si può nemmeno uscire. Ci sono delle attività organizzate ogni tanto, ma si tratta solo di qualche ora, non di più. Alla fine, gli anziani restano parcheggiati con le loro carrozzine davanti alla tv per ore e ore, in preda alla noia. È vero che operazioni come cucinare non sono adatte per gli anziani, ma andare a fare un po’ di spesa con la badante a Roma e poi tornare a casa per cucinare tiene l’anziano molto più attivo e meno letargico.
Confusione e smarrimento
Uno dei più grossi rischia che un vecchio core se viene trasferirlo alla casa di riposo o residenza per anziani è sentirsi confuso. È una condizione molto frequente, soprattutto nelle persone che hanno qualche difficoltà cognitiva dovuta magari all’Alzheimer. Non conoscendo l’ambiente della casa di riposo, spesso gli anziani si possono sentire smarriti, non capire dove sono e la loro mente gli va vagare in ricordi lontani e li confonde. Chi è nella terza età non sopporta bene i cambiamenti e stare a casa sua, nella sua confort zone aiuta a mantenerlo più lucido, senza che si confonda così tanto come succede invece a chi sta in rsa.
Ricevere attenzioni saltuarie e cure sbrigative
Presso la residenza per anziani, il rapporto tra assistenti e assistiti non è molto alto perché ci sono molti ospiti e poche operatrici e infermerie. Questo causa uno scompenso nelle cure da ricevere. Moltissimi anziani sono quarti in modo sbrigativo e ricevono poche attenzioni. Questo non capita mai se la famiglia decide di lasciare il nonno a casa con la badante a Roma che si occupa solo ed esclusivamente di lui con attenzioni personalizzate e cure peculiari.